Manuel Frattini, la stella del musical italiano

Spesso, quando si parla di musical, è naturale riferirsi esclusivamente ai palcoscenici di Broadway e ai celeberrimi spettacoli di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice (Jesus Christ Superstar, Cats, Evita, solo per citarne alcuni); ma anche in Italia, già da un po’ di tempo, il musical ha cominciato ad affermarsi e ad aumentare d’importanza, specialmente grazie al contributo della Compagnia della Rancia e ad alcuni esponenti di grande successo: uno di questi è proprio Manuel Frattini, divenuto il performer più importante del musical italiano. “Gambe scattanti, che sanno accattivarsi il pubblico con un guizzo solare di energia, complice una predilezione per vorticose sequenze di tip tap sprizzanti humour e euforia… Questo è Manuel Frattini, occhi vivaci su cui troneggia un ciuffo sbarazzino di capelli”. Questa la definizione del critico Francesca Pedroni, un riassunto conciso ed efficace dell’immenso talento che caratterizza Manuel Frattini. Questi nacque inizialmente come ballerino e cominciò ad apparire in televisione prendendo parte ad alcuni programmi Rai e Mediaset. Ben presto, però, riuscì ad approdare sul palcoscenico e nel 1991 ottenne la parte di Mike Costa nel famosissimo musical A Chorus Line, diretto da Saverio Marconi, attore cinematografico e teatrale nonché regista di successo, insieme alla Compagnia della Rancia, già divenuta una delle più importanti compagnie di musical in Italia.
Frattini si consacrò come talento della stagione 1996/1997 interpretando Cosmo Brown in Cantando sotto la pioggia, diretto ancora da Saverio Marconi. Nel 1997 gli venne assegnato il Premio Nazionale Sandro Massimini, come “Miglior attore del teatro musicale e leggero italiano ed ammirevole esempio di dedizione e impegno professionale, qualità che gli hanno permesso di sviluppare, partendo dalla danza, doti eccezionali di showman fantasioso, versatile e completo”. Pochi anni dopo fu la volta di Sette spose per sette fratelli, nel quale ricoprì il ruolo di Gedeone, e del fortunato musical Tributo a George Gershwin – Un Americano a Parigi, dove divise il palcoscenico con Christian de Sica nelle stagioni 1999/2000 e 2000/2001. In quest’ultimo spettacolo Frattini dette prova del suo talento eseguendo un memorabile numero di tip tap con il quale sorprese ed entusiasmò il pubblico a dismisura. Nel 2001 il performer debuttò per la prima volta come protagonista nel musical inedito Musical, Maestro! con il quale vinse il Premio Vignale Danza e nello stesso anno rivestì la parte principale nel nuovo musical della Compagnia della Rancia, La Piccola Bottega degli Orrori, con la regia di Saverio Marconi. Nel 2003 debuttò il kolossal della Compagnia della Rancia Pinocchio – Il Grande Musical dove Frattini interpretò meravigliosamente il ruolo dell’omonimo burattino. Diretto sempre da Saverio Marconi, il musical poteva vantare musiche eccezionali firmate dagli stessi Pooh e per l’occasione fu costruito a Milano il grandissimo Teatro Diners della Luna, situato nei pressi del Forum di Assago. Cavalcando l’onda dell’enorme successo di Pinocchio, nel 2004 vinse il Premio Musical Award come miglior attore protagonista e nel 2006 Frattini debuttò con un musical interamente ideato e scritto da lui, Toc Toc a Time for Musical, riscuotendo un grande consenso di pubblico e critica. Alla fine dello stesso anno partì l’inarrestabile tour di Peter Pan, che consentì al performer di toccare le vette più alte del successo. Le repliche si susseguirono fino al 2008 e le trecento date di tutto esaurito permisero al musical di ottenere il primato di “più visto dell’anno 2007” e di vincere il prestigioso Biglietto d’Oro. In seguito Frattini vestì i panni di Robin Hood nell’omonimo musical, che portò in tour fino al 2010. E fu proprio quest’anno a regalargli il sogno più grande di tutti: grazie a Pinocchio e alla Compagnia della Rancia, Manuel sbarcò negli USA e si esibì a New York in occasione del Columbus Day per poi continuare le repliche nel Danny Kaye Payhouse Teatre di Broadway. Era dai tempi del Rugantino, nel lontano 1964, che un musical interamente italiano non veniva rappresentato in America. Dopo il rientro in Italia, Frattini partì con un altro musical di grande successo, Aladin, scritto interamente da Stefano D’Orazio, ex batterista dei Pooh: il consenso del pubblico fu enorme e nella stagione 2010/2011 lo spettacolo divenne campione d’incassi e di presenze. A grande richiesta, Frattini tornò a interpretare Peter Pan fino al 2012, per poi dare vita a una nuova messinscena divertente ed esilarante: si tratta di Sindrome da Musical, spettacolo scritto da una delle protagoniste delle prime edizioni di Pinocchio, Lena Biolcati, nel quale il performer si mette in gioco e ripercorre in modo ironico la sua carriera sul palcoscenico, grazie anche alla partecipazione di alcuni suoi colleghi e amici di vecchia data, come Silvia di Stefano e Andrea Verzicco. Dopo svariate repliche, nel 2014 prese parte ad un nuovo musical della Compagnia della Rancia, Cercasi Cenerentola, con la straordinaria partecipazione di Paolo Ruffini nel ruolo del principe. Recentemente, Frattini è tornato a rivestire nuovamente i panni di Pinocchio, e nel 2016 gli è stato assegnato il prestigioso Premio Flaiano per il Musical, a coronamento di una carriera ricca di successi e che ancora non ha finito di regalare i suoi frutti.
Ad oggi, possiamo definire Manuel Frattini uno dei più grandi performer di tutti i tempi, nonché un eccezionale ballerino. È stato capace di far sognare grandi e piccini, di regalare emozioni uniche attraverso il palcoscenico e di insegnare che la magia, alla fine, esiste realmente, se si ha voglia di vederla. Perché dove può manifestarsi la magia, dove si ha la possibilità di sognare, se non in teatro?

Laura Calamassi

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