La voce degli studenti: guida alle elezioni d’Istituto

L’elezione dei nostri rappresentanti per il consiglio d’istituto è l’occasione che ogni anno segna l’inizio della vita collettiva del nostro liceo. Questa scelta vi porterà a confrontarvi con altri studenti, dandovi l’opportunità di fare nuove conoscenze, in particolare nel corso della prima assemblea d’istituto dell’anno scolastico. Questa sarà differente dalle altre a cui avrete modo di partecipare, poiché sul palco troverete altri studenti, i candidati per le elezioni, che presenteranno se stessi e le loro liste e risponderanno a domande che potrete fare anche voi. Sarà un momento molto importante per ascoltare le loro proposte, valutare le loro idee e decidere chi tra di loro potrà farsi portavoce dei vostri interessi. Per farvi capire come potranno fare ciò, partiamo dallo spiegare cosa sono gli organi collegiali, ai quali appartiene anche il consiglio d’istituto.

Gli organi collegiali, nel sistema scolastico italiano, sono enti che promuovono la partecipazione attiva di tutte le componenti della comunità scolastica, ovvero gli studenti, i genitori, i docenti e il personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario, per chi si chiedesse il significato di questo acronimo), nelle decisioni riguardanti la gestione e l’organizzazione della scuola. Gli organi collegiali svolgono due funzioni principali: una consultiva e propositiva, gestita dai consigli di classe, e una deliberativa, affidata al consiglio di istituto e, per quanto concerne il funzionamento didattico della scuola, al collegio dei docenti.

Ciascun consiglio di classe, CdC, è composto da una parte non elettiva, ovvero i docenti, e da una parte elettiva, alias i due rappresentanti degli studenti e i due rappresentanti dei genitori, che vengono eletti ogni anno così come i rispettivi rappresentanti di istituto. Esso è presieduto dal dirigente scolastico, che può delegare questo compito ad uno dei docenti appartenenti allo stesso. Si riunisce in orario non scolastico e si occupa, nella sua componente ristretta, cioè i soli professori, del coordinamento didattico, dei rapporti interdisciplinari e della valutazione degli studenti. Ciò consiste, per esempio, nel formulare la programmazione educativo-didattica sulla base delle indicazioni dei vari dipartimenti, che deve essere successivamente approvata dal collegio dei docenti, o nel pianificare, qualora siano necessari, interventi di potenziamento, consolidamento o recupero. Quando, invece, si riunisce al completo, si occupa in particolare dei rapporti tra i docenti e gli studenti e le loro famiglie e della promozione di attività come i viaggi di istruzione, la frequentazione di musei o mostre o la partecipazione a seminari o concorsi. Inoltre, ha anche la responsabilità di deliberare riguardo ad azioni disciplinari, come una sospensione.

Il collegio dei docenti, CdD, è l’unico organo completamente non elettivo ed è formato da tutti i docenti, di ruolo e non, dell’istituto. Anch’esso è presieduto dal dirigente scolastico, ma si occupa della programmazione, dell’organizzazione, del controllo e della valutazione della vita didattica dell’intero istituto. Ciò significa che deve elaborare il PTOF, piano triennale dell’offerta formativa, che deve essere poi approvato dal consiglio d’istituto, e deliberare a sua volta sulle proposte dei singoli consigli di classe, come quelle, per esempio, riguardanti l’adozione dei libri di testo.

Ora che abbiamo parlato di questi due organi, possiamo parlare di quello a cui si rifanno. Infatti, il consiglio d’istituto, CdI, è la sede deliberativa per gli argomenti di carattere finanziario che riguardano la scuola. Poiché il nostro liceo comprende più di cinquecento alunni, esso è formato da diciannove membri: il dirigente scolastico, che è l’unico a non dover essere eletto, otto rappresentanti dei docenti, quattro rappresentanti degli studenti, quattro rappresentanti dei genitori e due rappresentanti del personale ATA. Al contrario dei CdC e del CdD, esso non è presieduto dal dirigente scolastico, ma da uno dei rappresentanti dei genitori che viene eletto a maggioranza assoluta nel corso della prima riunione. Il compito affidato a questo presidente è di convocare le riunioni, avvertendo tutti gli altri membri, e deciderne l’ordine del giorno. Al suo interno vengono anche scelti, da parte del dirigente scolastico, i membri della giunta esecutiva, formata, oltre che dal dirigente stesso e dal DSGA, che ne fanno parte di diritto, da un rappresentante di ciascuna delle altre componenti. Il compito di quest’altro organo è di controllare che tutta l’attività amministrativa della scuola sia conforme alle leggi ed efficace dal punto di vista economico e finanziario. Ciò significa che, per esempio, si occupa di proporre al CdI il programma annuale delle attività finanziarie, predisponendo il conto consuntivo, ovvero il documento in cui vengono riepilogati tutti i dati contabili della gestione della scuola, oppure di predisporre il lavoro del CdI, ad esempio proponendo delle delibere e curandone l’esecuzione.

Un altro organo, esterno al singolo istituto, per il quale abbiamo il diritto di eleggere due rappresentanti è la consulta provinciale degli studenti, CPS, formata, appunto, dai rappresentanti di tutti gli istituti della provincia. Essa si occupa principalmente dei rapporti tra le singole scuole e con il territorio, proponendo anche progetti che possano coinvolgere tutta la comunità studentesca.

Come si vota alle elezioni dei rappresentanti di istituto

Il giorno delle elezioni è un momento importante per tutti gli studenti e il voto è il modo in cui ciascuno può contribuire a decidere chi li rappresenterà nel consiglio d’istituto. Ma come funziona, esattamente, il processo di voto?

Prima di tutto, ogni studente riceve una scheda elettorale, su cui sono elencate le diverse liste di candidati. Ogni lista può avere un simbolo e riportare i nomi di chi si è candidato per rappresentare gli studenti. Quando ti trovi di fronte alla scheda, puoi scegliere di esprimere una preferenza barrando la casella accanto alla lista che ti convince di più. È possibile votare per una sola lista o anche esprimere preferenze specifiche per uno o più candidati di quella lista, sempre seguendo le regole stabilite dall’istituto (ad esempio, puoi indicare una o due preferenze per i singoli candidati). Può succedere, però, che tu non abbia una preferenza specifica o che non ti riconosca nelle liste presentate. In questo caso, puoi decidere di lasciare la scheda in bianco. Non esprimendo alcuna preferenza, il tuo voto sarà comunque valido ma senza influire sui risultati finali. È una scelta legittima, ma tieni presente che lasciare la scheda in bianco significa rinunciare a dare un contributo diretto alla selezione dei rappresentanti. C’è poi la possibilità di commettere errori, che potrebbero rendere il tuo voto nullo. Ad esempio, se barrassi più di una lista o segnassi più preferenze rispetto a quelle consentite, la scheda verrebbe annullata. Anche scrivere qualcosa di riconoscibile o lasciare segni che non siano legati al voto è un errore che rende il voto nullo, quindi è importante prestare attenzione. Infine, dopo aver completato la scheda, non resta che inserirla nell’urna predisposta. Al termine delle votazioni, tutte le schede saranno controllate e contate da una commissione che si occuperà dello spoglio. Ricorda, il voto è un’opportunità importante: non solo per esprimere le tue preferenze, ma anche per fare in modo che i rappresentanti eletti siano davvero in grado di portare avanti gli interessi della comunità studentesca.

Votare consapevolmente è il primo passo per avere una scuola più partecipativa e democratica. Uno dei compiti fondamentali degli organi collegiali è garantire che anche gli studenti abbiano voce in capitolo nelle decisioni che riguardano la loro vita scolastica. Questo compito è affidato ai rappresentanti di istituto, eletti direttamente dagli studenti. Essi sono membri attivi del CdI e giocano un ruolo fondamentale nella gestione della scuola. Ma quali sono, quindi, i compiti dei rappresentanti di istituto? I rappresentanti di istituto non solo rappresentano gli studenti, ma sono anche coinvolti nella formulazione di proposte e nella gestione di situazioni che influenzano direttamente la comunità studentesca. I compiti di questi ragazzi sono tanti ma sicuramente la rappresentanza degli studenti nelle riunioni del CdI e l’organizzazione di eventi scolastici, come le assemblee studentesche, sono i più importanti. Perché è importante partecipare? Partecipare attivamente alla vita scolastica attraverso gli organi collegiali, e in particolare ricoprendo il ruolo di rappresentante di istituto, è un’esperienza formativa fondamentale. Gli studenti hanno l’opportunità di sviluppare competenze come la leadership e la gestione di gruppi, tutte abilità che saranno preziose al di fuori del contesto scolastico.

In conclusione gli organi collegiali e, in particolare, i rappresentanti di istituto costituiscono un pilastro fondamentale nel sistema scolastico italiano. Grazie al loro impegno, la scuola diventa un ambiente più democratico e partecipativo, dove le esigenze di tutti (studenti, docenti e genitori) vengono ascoltate e rispettate. Partecipare significa contribuire attivamente al miglioramento della propria scuola e vivere un’esperienza di crescita personale e collettiva. Essere rappresentante di istituto, dunque, non è solo un onore, ma anche una grande responsabilità: quella di fare da ponte tra gli studenti e le istituzioni, lavorando per costruire insieme un futuro scolastico migliore. Perciò sfruttate bene i prossimi giorni e votate consapevolmente.

A cura di Riccardo Pio e Lorenzo Grazzini

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