Billie Eilish per l’ambiente

Quando il 6 settembre 2019 Billie Eilish, o chi per lei, fece uscire il video del brano “All the good girls go to hell”, ci è stato sbattuto in faccia tutto il male del mondo, e siamo stati resi consapevoli delle nostre azioni passate. 

Il brano è tratto dal primo album in studio, “When we fall asleep where do we go”: tratta di tematiche come la tossicodipendenza, le rotture amorose, la salute mentale, il suicidio ed i cambiamenti climatici. L’ultima tematica citata, è stata affrontata nel primo brano menzionato, sia nel testo, che nel video: esso, si apre con una scena del video di “Bury a friend”, brano uscito precedentemente, in cui l’artista ha delle siringhe nella schiena, e numerose mani le strappano l’abito da ospedale che indossa. Dopo ciò, le crescono delle ali bianche. Invece di riuscire a volare, Billie precipita dal cielo, o meglio, dal paradiso, cadendo così in una profonda pozza di petrolio. Questo passaggio, è stato interpretato come una rappresentazione degli angeli caduti, privati della loro vita nel paradiso e rigettati all’inferno: la terra, in questo caso. “All the good girls go to hell” vede, quindi, Eilish cantare del cambiamento climatico prendendo il punto di vista di Lucifero, angelo caduto, nonché il diavolo, e di Dio che antagonizzano la razza umana per distruggere la terra.

Quando la musica inizia, lei riesce ad emergere, ancora ricoperta di petrolio.

Le sue ali, un tempo bianche, sono ora inzuppate nell’olio nero. L’immagine del “nero” che ricopre le sue ali bianche, e riempie i suoi occhi mentre lotta per strisciare fuori dalla pozza, è straordinariamente accattivante. Inizia così, una lunga camminata tra le fiamme che la circondano e, inevitabilmente, le sue ali prendono fuoco. Ed è proprio qui che l’artista pronuncia la frase “Hills burns in California” (“le colline bruciano in California”), riferendosi agli incendi della California provocati dal riscaldamento globale. Billie, alias Lucifero, canta che non farà nulla al riguardo. A livello biblico, il pre-coro si riferisce alla Terra che diventa un inferno. Il video continua con la cantante circondata da fiamme riempite da donne, o meglio, figure di donne che danzano. Alla fine, Eilish torna indietro con le ali bruciate, e ripercorre la scena post-apocalittica. Le ultime parole pronunciate, “There’s nothing left to save now”, sembrano essere una metafora per il futuro se il cambiamento climatico non viene affrontato, e risolto con precisione. 

La voce ipnotizzante e morbida di Billie Eilish, risulta inquietante ma al contempo orecchiabile. Quando il testo si collega al video musicale, cosa che, purtroppo, accade di rado, si può notare un ovvio significato dietro a esso.

Dopo aver pubblicato il video per “All the good girls go to hell”, Billie Eilish ha postato nelle sue storie Instagram il seguente messaggio: “In questo momento ci sono milioni di persone in tutto il mondo che implorano i nostri leader per attenzione. La nostra terra si sta surriscaldando a un ritmo senza precedenti, le calotte glaciali si stanno sciogliendo, i nostri oceani stanno aumentando, la nostra fauna selvatica viene avvelenata e le nostre foreste stanno bruciando.” “Standing there, killing time, can’t commit to anything but a crime” (“Stando lì, ammazzando il tempo, non si può commettere altro che un crimine”, tratto dal testo di “All the good girls go to hell”), potrebbe benissimo essere inteso per sottolineare l’incapacità dei leader delle nostre nazioni, di raggiungere un consenso riguardo alla lotta al cambiamento climatico. Nella sua storia su Instagram, Billie ha sottolineato che “l’orologio sta ticchettando” e ha menzionato gli scioperi del 20 e 27 settembre 2019, l’anno che correva, in cui le voci delle nostre generazioni potevano essere ascoltate. 

Billie Eilish ha raggiunto rapidamente la fama a soli 17 anni, in gran parte grazie al suo stile accattivante e distinto. Con questa fama, Eilish ha usato l’attenzione di decine di milioni di persone, come un’opportunità per parlare del cambiamento climatico, esortando la nostra generazione ad agire. Mentre le statistiche sul cambiamento climatico sono un modo per promuovere la causa, Eilish si rende conto che come giovane star, ha il potere di usare i media e la cultura pop come un modo per cambiare il modo in cui vediamo il nostro rapporto con la natura. Il video musicale distopico di Eilish per “All the good girls go to hell” attira l’attenzione sugli incendi in California, gli incendi della foresta amazzonica, l’innalzamento del livello del mare e molti altri effetti del cambiamento climatico. Al momento, il video ha 196.242.344 visualizzazioni su Youtube. Speriamo che i fan stiano leggendo il suo messaggio e capiscano il messaggio cruciale della pubblicazione del video musicale.

A cura di Angelica Penna

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