Questo articolo fa parte del numero 26 del MichePost uscito in formato cartaceo il 10 dicembre 2021
Anche quest’anno, come tutti gli anni a partire dal 1833, sono stati consegnati i premi Nobel dall’Accademia svedese a Stoccolma toccando tematiche fondamentali, come quelle sociali e ambientali.
I premi Nobel per la medicina sono stati attribuiti a David Julius e Ardem Patapoutian, i quali sono riusciti a rispondere al quesito su come siamo capaci di tradurre attraverso il sistema nervoso gli stimoli di calore e pressione. Julius ha usato la sostanza capsaicina del peperoncino per identificare un sensore che registra calore nei nervi finali della pelle. Ardem Patapoutian, invece, ha usato un metodo basato su linee di cellule per capire come queste ultime agiscono sulla pressione meccanica, scoprendo così una classe completamente nuova di sensori sia esterni che interni (come i sensori che ci avvertono che la vescica necessita di svuotamento).
Questi risultati permetteranno gli sviluppi di nuovi farmaci e trattamenti.
Klaus Hasselmann, Syukuro Manabe e Giorgio Parisi sono stati premiati per essersi occupati delle teorie dei sistemi complessi e per i contributi rivoluzionari alla teoria dei materiali disordinati e dei processi casuali.
Benjamin List e David MacMillan hanno ricevuto il premio grazie a una loro innovativa scoperta: la tecnica dell’organocatalisi. Essa permette di combinare tra loro molecole per ottenerne di nuove, evitando che durante la reazione possano avvenire contaminazioni.
Abbiamo poi Adbulrazak Gurnah, scrittore cresciuto nell’isola di Zanzibar e quinto africano a vincere il premio Nobel dalla sua istituzione. Nei suoi libri si ricorre spesso al tema dei rifugiati e vengono trattate tematiche post coloniali, valorizzando la prospettiva coloniale delle popolazioni indigene.
Quest’anno l’Accademia di Svezia ha deciso di premiare i tre studiosi Imbens, Card e Angrist per la loro capacità di rispondere a domande complesse per mezzo di esperimenti naturali.
Il Nobel per la Pace, invece, è stato consegnato a Dmitrij Muratov e a Maria Ressa.
Dmitrij Muratov è stato uno dei fondatori del giornale più indipendente di Russia, la Novaja Gazeta, nel quale vengono trattati temi come la violenza, la corruzione e la violazione dei diritti umani. Mentre la giornalista filippina Maria Ressa ha ricevuto tale riconoscimento grazie ai suoi sforzi in difesa della libertà di espressione.
Per comprendere meglio il protocollo di selezione dei candidati, ho intervistato Kristina Gemzell Danielsson, membro del Comitato Nobel per il premio Nobel di medicina e fisiologia.
In base a quali criteri viene selezionato un membro del Comitato Nobel?
Il comitato di selezione e revisione che esamina le nomine e propone nuovi membri è l’Assemblea del Nobel. Per entrare a far parte del Comitato Nobel per la Medicina e Fisologia, è necessario essere un professore del Karolinska Institutet, una delle più importanti istituzioni di educazione universitaria in medicina al mondo. In ciascun comitato sono presenti 50 membri.
E per quanto tempo un membro può rimanere nel Comitato?
Un membro rimane nell’Assemblea del Nobel fino a quando non riprova o lascia la sua posizione al KI.
Con quale frequenza si riunisce il Comitato?
L’Assemblea si riunisce circa una volta al mese e quando è necessario.
Quale aspetto ritieni più importante nella selezione di un candidato?
Un membro dell’Assemblea Nobel viene selezionato in base ai meriti accademici. Il vincitore del premio Nobel, invece, viene selezionato in base alle nomination e dopo un’attenta valutazione del lavoro svolto. Deve seguire criteri specifici stabiliti da Alfred Nobel ed essere una propria scoperta. Il premio può essere condiviso tra un massimo di tre persone.
È mai successo che il vincitore non ha accettato il premio?
Non per quanto riguarda il Premio in Fisiologia o Medicina. C’è invece stato il rifiuto di Jean Paul Sartre nel 1964 (premio per la letteratura) e Bob Dylan nel 2016.
Quale ritieni sia l’aspetto più difficile nella scelta di un candidato?
Sono molti i candidati degni del premio e l’aspetto forse più difficile è stabilire chi ha contribuito maggiormente alla scoperta scientifica e, naturalmente, il premio non può essere consegnato ad una persona deceduta.
Puoi descrivere come sono organizzate le celebrazioni?
La settimana del Nobel inizia con le presentazioni dei vincitori al Karolinska Insitutet, dove si svolge un ricevimento in merito. Le celebrazioni si svolgono tra l’8 e il 10 Dicembre. L’8 dicembre si svolge un concerto in onore dei premiati e il 9 un ricevimento al Museo di Nordiska ospitato dall’Associazione Nobel. Il 10 dicembre, infine, si svolge la Grande Festa al Municipio, in presenza dei Reali svedesi. In aggiunta ci sono ricevimenti e pranzi organizzati da ambasciate e conferenze da università a seconda della selezione dei premi.
Nel 2020 non ci sono stati banchetti e tutte le cerimonie di premiazione sono state annullate. Anche quest’anno, purtroppo, non si sono svolte né feste né cerimonie.
A cura di Louise Di Claudio