Questo articolo fa parte del numero 25 del MichePost, uscito in formato cartaceo l’8 maggio 2021
Ci stiamo avvicinando ad Euro 2021, che si terrà a giugno, ma ancora sono molti i dubbi. Primo fra tutti sicuramente è stato il lampo a ciel sereno della Super League, che ha lasciato di sasso praticamente tutti. Effettivamente un “lampo” è stato anche nella durata del progetto, che è miserevolmente sfumato dopo appena 48 ore. Sì, ok che Florentino Perez e compagnia bella sono ancora ostinatamente convinti che per la loro Super League ci sia ancora un futuro, ma di fatto di dodici squadre iniziali solo due sono rimaste. Tuttavia la UEFA non l’ha presa per nulla bene e, se anche la Super League si è sbriciolata come un biscotto, pensa a seri provvedimenti per i club che erano più restii ad andarsene.
Ora, un dubbio sorge, se si parla di europeo, e cioè: la minaccia di non far giocare l’europeo alle squadre aderenti alla Super League ormai è acqua passata, giusto? Comunque sia, a parte questo enorme dubbio, che tuttavia non dovrebbe corrispondere a verità, e non pensando né alla situazione covid né alla morte degli operai al lavoro per gli stadi in Qatar, concentriamoci sull’aspetto calcistico della faccenda. Da questo punto di vista, parlando della nostra nazionale, mi azzardo a predire un europeo, e un’Italia, che ci riserverà molte sorprese. Ricordiamo infatti che da quando c’è Mancini seduto in panchina la nazionale non perde da ben 24 partite. Naturalmente mi si potrebbe dire che ancora non abbiamo mai affrontato una vera e propria big, anche se abbiamo battuto l’Olanda di Van Dijk e De Ligt, che nonostante non sia una big non è di certo una squadra qualunque; ma, anche ammettendo che le squadre incrociate finora non fossero delle squadre di campioni, io ricordo che ai mondiali del 2018 non ci siamo qualificati perché abbiamo perso con la Svezia. La Svezia.
Io non credo, dunque, di doversi fasciare la testa prima di essersela rotta; credo invece che ad Euro 2021 gli azzurri stupiranno non solo noi, ma tutta Europa, trascinati da giocatori di esperienza come Insigne o Veratti, ma anche da nuovi innesti che saranno la vera spina dorsale di questa Italia, come Chiesa e Barella, ma anche come Bastoni e Donnarumma, sebbene quest’ultimo, nonostante sia giovane, abbia esperienza da vendere. Non si può dire, quindi, che Mancini sia a corto di scelte. Per capire meglio la situazione della nostra nazionale ad Euro 2021 proverò a stilare una lista di possibili candidati ruolo per ruolo:
- Portieri: In questo ruolo le scelte non sono poi molte: sicuramente ci sarà la giovane certezza Donnarumma, seguito quasi certamente da Sirigu e da uno tra Meret e Cragno, che al momento sono i tre più appetibili per il ruolo di secondo/terzo portiere.
- Difensori: Nella difesa di Mancini sicuramente ci sarà posto per l’esperienza di Bonucci e Chiellini, ma sono da tenere d’occhio i due giovani che a mio parere si meriterebbero di più la convocazione, e cioè l’interista Bastoni e il romanista Mancini. Oltre a loro ci sarà quasi sicuramente Acerbi, già molto utilizzato dall’allenatore. Per le fasce Mancini probabilmente impiegherà i soliti Florenzi e Palmieri, con l’aggiunta però delle nuove frecce azzurre, Lazzari e Spinazzola.
- Centrocampisti: Anche tra i centrocampisti c’è una vasta scelta. Infatti, oltre ai titolarissimi Veratti e Barella, la scelta andrebbe da Jorginho e Pellegrini, alle nuovissime proposte come Pessina, Locatelli e Zaccagni.Ci potrebbe essere anche Sensi, nonostante la sua fragilità.
- Attaccanti: Al contrario delle altre posizioni, all’attacco non ci sono grandi scelte, fatto evidenziato dalla carenza di gol che da un po’ di tempo perseguita la Nazionale. Sicuramente ci saranno Immobile, ex scarpa d’oro ma che in quest’ultimo periodo si è visto poco, e Belotti, nonostante il suo Torino non stia passando un bel periodo. Ci sarà anche la certezza Chiesa, che è sicuramente uno dei più in forma della squadra, e il veterano Insigne. Oltre a loro ci potrebbe essere spazio per il giovanissimo Kean, che però difficilmente ci sarà, poiché impegnato con l’Under 21.
Detto questo, possiamo solo augurare buona fortuna alla nostra Nazionale e tifare per loro, sperando che questa volta vada un po’ meglio di 3 anni fa.
A cura di Claudio Silei