La quarantena, detta anche contumacia, è un isolamento forzato, solitamente utilizzato per limitare la diffusione di uno stato pericoloso. Alcune fonti dicono che il termine risalga ai tempi della redazione delle scritture ebraiche, altre che esso derivi dal veneziano “quarantina”, parola nata nel XIV secolo dagli equipaggi durante i periodi di malattia (ad esempio la peste e la lebbra) come misura di prevenzione. L’espressione è poi stata usata anche durante altre pestilenze, come il colera nel 1831 e la spagnola nel XX secolo. La prima a prendere provvedimenti durante il periodo della peste nera (1347) fu Venezia, dove i dottori, per visitare i loro pazienti, indossavano una tonaca nera lunga fino alle caviglie, guanti, scarpe, bastone (usato per esaminare i pazienti senza toccarli) e una maschera a forma di becco.
Perché il periodo di quarantena durava 40 giorni? All’epoca si pensava che fosse sicuro per garantire che l’ammalato non fosse più contagioso. Oggigiorno con questo termine si indica il periodo di incubazione di diverse patologie.
Ma che cosa si può fare, oltre che a studiare matematica, nel periodo in cui siamo costretti a stare in casa? Beh, ecco qui di seguito alcuni consigli che vi posso dare:
– chi ama il relax e, dopo una lunga giornata di studio, vuole staccare la spina, può comodamente sdraiarsi sul divano, rimboccarsi in una coperta e accendere la tv. E, chi lo sa, magari avrà la fortuna di imbattersi in un film sulla storia romana o greca, in delle puntate sui Promessi Sposi o sulla famiglia dei Medici;
– per gli appassionati di cucina, invece, propongo una bella serata rilassante a base di pesce, che contiene un’alta quantità di fosforo, minerale alleato della nostra memoria, che serve a noi studenti e studentesse per riuscire a ricordarci le declinazioni di latino;
– per quelle persone che non amano stare ferme un attimo, neanche quando sono sedute in classe, propongo un esercizio molto semplice: prendete dei libri, meglio se inerenti alla scuola, e un tappetino, posate i libri davanti a voi e, con molta concentrazione, mentre fate le flessioni ripetete anche gli argomenti del libro che avete scelto. Almeno, finito il vostro allenamento, avrete una materia in meno da studiare e non avrete sprecato tempo;
– siete ossessionati dalle pulizie e vedere un po’ di polvere vi urta subito il sistema nervoso, ma non avete tempo di pulire perché dovete ripassare scienze per la verifica? Non perdete tempo nello studio e mettetevi a fare le pulizie. Perché meglio pulire? Perché, in questo caso, l’ambiente intorno a noi può aiutarci a ripassare chimica e evitarci un’insufficienza. Come? Cominciando pulire parlando come un vero scienziato, attraverso formule ed espressioni;
– questo è un consiglio per tutte le ragazze: siete innamorate ma timide e non avete idea di come cominciare un discorso? Beh, concentratevi più sul trucco e sulla cura del vostro corpo prendendo spunto da un libro di storia o anche da vari siti. Cosa c’entra la storia? Se per esempio cercate online, alcune fonti dicono che truccandosi ci si univa a divinità addette alla cosmesi e altre dicono che le donne dedicavano molta attenzione alla propria immagine in quanto avevano un ruolo attivo nella società. E come disse Oscar Wilde: “Consideriamo la bellezza la meraviglia delle meraviglie”.
Ovviamente spero che il mio articolo sia servito a farvi sorridere in questo noioso periodo. Mi auguro che si apra il prima possibile un nuovo scenario dove ognuno di noi possa decidere di stare con gli amici, nel luogo che più ama, senza mascherina o distanza sociale, ma sempre rispettando una nuova limitazione: dover dar libero sfogo alla propria voglia di divertimento minimo quaranta giorni!
A cura di Olivia Mascherini