Intervista a Tiziana Mori, la direttrice delle Oblate

Mercoledì 5 Giugno 2019 si è tenuta presso la Biblioteca delle Oblate di Firenze un’intervista alla Dottoressa Tiziana Mori, direttrice della Biblioteca delle Oblate. La direttrice si è dimostrata disponibile ed esaustiva nel rispondere alle domande poste, fornendo informazioni utili e nuove sulla Biblioteca, ex Monastero di Firenze compreso tra via dell’Oriuolo, via Folco Portinari e via di Sant’Egidio. Nel 1936 il Comune di Firenze acquista dall’Ospedale di Santa Maria Nuova il complesso monumentale delle Oblate e il Comune, dopo un accurato restauro, ne fece la sede di importanti istituzioni culturali cittadine e vi trasferì la Biblioteca centrale. Nel 2007 sono stati intrapresi importanti lavori di restauro che hanno portato all’apertura della nuova Biblioteca delle Oblate: un importante centro polifunzionale rivolto a tutte le fasce di età, ai fiorentini e agli stranieri.

Quali sono le principali offerte che mette a disposizione la Biblioteca delle Oblate?

La Biblioteca delle Oblate è una biblioteca cittadina, quindi di respiro più ampio rispetto a quelle di quartiere. Naturalmente mette a disposizione tutti i servizi di base, presenti in tutte le biblioteche e che si riferiscono al patrimonio documentario, che comprende libri, materiali multimediali, giornali, riviste ecc. La Biblioteca mette a disposizione diverse sale: al piano terreno abbiamo una sala storica di conservazione con molti volumi, anche antichi, al primo piano la sezione contemporanea e la multimediale, mentre al secondo la sala scienze e tecnica. A breve, tra la fine del 2019 e inizio del 2020, apriremo anche un’altra sala detta “Sala delle capriate”. Inoltre al piano terreno ci sono la sezione bambini, aperta qualche anno fa e ristrutturata, e l’emeroteca.

 

Quali sono le attività che attirano maggiormente i giovani?

Da un lato ciò che attira gli studenti è soprattutto la struttura stessa e le sale di lettura. In più le attività specifiche per giovani tra cui i biblioteen, campi estivi per giovani all’interno della Biblioteca. Inoltre è presente il progetto detto libernauta, che consiste nella scrittura di recensioni di libri selezionati con premiazioni finali.

 

Quale è il “segreto” del successo della Biblioteca?

È una struttura affascinante con una vista spettacolare sul Duomo e ha un’articolazione degli spazi molto particolare, che permette una grande varietà: ognuno per studiare può trovare il proprio posto ideale, oltre alle varie sale di lettura già presenti. Sicuramente riscuote successo anche per la presenza di molti eventi culturali.

 

Quale fascia di età usufruisce maggiormente della Biblioteca?

Ovviamente la fascia prevalente è quella dei giovani per i motivi detti in precedenza, però è largamente utilizzata anche da parte di persone adulte, principalmente per le iniziative culturali che proponiamo (presentazioni dei libri, dialoghi su tematiche, altre attività), e la presenza stessa di una Biblioteca. Inoltre c’è la presenza di molti bambini e, di conseguenza, un notevole successo della sezione bambini.

 

Qual è l’importanza culturale della Biblioteca all’interno della società attuale?

Mi fa piacere rispondere a questa domanda perché nella nostra società viviamo con la certezza di potere accedere ad ogni informazione (google, internet), ma in realtà questa è solo un’illusione: non possiamo verificare l’attendibilità delle fonti. Il cittadino lasciato da solo davanti alla tecnologia non può avere una sicura conoscenza. La Biblioteca quindi oltre ad offrire un accesso libero e gratuito offre anche la presenza di bibliotecari, persone professioniste, che conoscono le fonti e che mettono ordine e indirizzano verso le informazioni che servono al lettore. Il problema grande è quello dell’informazione autonoma, cercando su internet senza confrontarsi con nessuno, invece sappiamo bene che per formarci un’opinione è necessario il confronto. Per questo le biblioteche, a differenza di una volta, offrono numerose attività culturali e permettono la condivisione.

 

Cosa ne pensa della lettura online?

I dati ci dicono che la lettura online, a differenza di quanto si possa pensare, rimane comunque minoritaria rispetto alla lettura su carta; quindi c’è qualcosa che lega il lettore al libro cartaceo. Dal mio punto di vista non ritengo ci sia una grande differenza: se penso che un libro mi possa piacere decido di comprarlo cartaceo, se invece il libro non mi ispira troppo, ad esempio è di un autore che non conosco, lo prendo online, ma tante volte facendo in questo modo me ne sono pentita. Ciò manifesta un legame con il libro cartaceo, perché è possibile scorrere le pagine, rileggere, sfogliare e toccare il libro, cose non possibili nella lettura online. Ovviamente il libro online è più accessibile in modo facile e veloce, rispetto a quanto lo sia il libro cartaceo.  Non credo però che il libro cartaceo verrà mai soppiantato.

A cura di Ludovica Straffi

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