di GIACOMO SPOTTI, Università degli Studi di Firenze, laurea triennale in Scienze dei Servizi Giuridici.
Cari Michelangiolini,
la passione richiesta tra i corridoi e nelle aule di via della Colonna per studiare ogni elemento della letteratura antica e moderna esattamente come ogni elemento scientifico e sperimentale cui mi fu chiesta prova, mi ha portato a percepire nel tempo quale ricchezza e importanza sia il riuscire a rispondere Sì ad ogni proposta che mi è stata fatta, a livello professionale ed accademico, dal giorno dopo in cui sono uscito da quel portone per l’ultima volta.
Finisce la quinta e le idee mi sembravano chiare: studiare presso la scuola di Giurisprudenza per laurearmi e diventare un giornalista che parlasse con piena coscienza e conoscenza giuridica dei fatti su cui si proponeva. La passione per il diritto mi era stata trasmessa in maniera alquanto informale ed autentica proprio al quarto anno tra le mura michelangioline da un grande scrittore di vostra sicuramente nota conoscenza: Lisia. Proprio così, le sue orazioni sono state il faro guida nel percepire la legge come uno strumento elastico e modulabile con cui lavorare, ma anche con cui esercitare la propria creatività.
La scuola di Giurisprudenza propone un ciclo unico di 5 anni interamente incentrato sullo studio del diritto per una preparazione prettamente forense. Al primo anno si studia ogni parte della Costituzione ed il codice civile con gli esami rispettivamente di diritto costituzionale e privato accompagnati da esami di storia e filosofia del diritto che permettono di avere uno sguardo di insieme su quali possano essere le radici di ciò che studiamo oggi. Il secondo e terzo anno vedono due strade di esami accompagnarsi vicendevolmente: una di natura civile che ha come pilastri tre moduli e rispettivi codici concernenti l’area legislativa del mondo del lavoro, delle attività commerciali e infine del diritto amministrativo; un’altra invece incentrata sul penale, con uno studio della materia legislativa generale per arrivare immediatamente ad approfondirne il processo stesso con la possibilità, se vorrete, di seguire dei seminari davvero interessanti che accostano questa materia, fatta di pene e reati, al mondo della letteratura mostrando come questo codice possa riscontrare le sue norme e diritti nei racconti. Arrivati al quarto anno con una splendida visione di insieme della codicistica italiana completerete il percorso con un ultimo esame di procedura civile e gli ultimi 10 esami tra cui quelli a scelta ed altri che possano non lasciare niente al caso della vostra preparazione giuridica sia sotto il profilo tributario che internazionale ed europeo.
Ma… Fermi tutti!
Proprio adesso vi ricordo ciò che inizialmente ha preceduto ogni informazione universitaria adesso a voi arrivata. Il Miche insegna a rispondere Sì.
Durante il percorso di cui vi ho appena parlato sono arrivate svariate, ed ognuna importante, esperienze lavorative per le quali nutrivo da sempre interesse, passione e soprattutto infinito impegno e alle quali ho sempre dato una risposta positiva senza mai fare un passo indietro.
Da questo Sì a tutto ciò che mi veniva proposto sotto il profilo lavorativo mi sono trovato a confrontarmi con ciò in cui volevo davvero avere specializzazione e totale capacità lavorativa ed ho capito che era sì corretto lo studio del diritto, ma non unicamente legato all’ambito forense o agli studi legali specifici e già esistenti della scuola di giurisprudenza di cui avevo già sostenuto 24 esami. Ho così individuato la risposta a questa esigenza nel corso di laurea in Scienze dei Servizi Giuridici con curriculum da Giurista del Terzo Settore. Si tratta di un percorso di tre anni quasi totalmente comune, ed infatti collegato, a quello della scuola di giurisprudenza, ma che permette di chiudere un ciclo già dopo tre anni di studi scegliendo un profilo tecnico giuridico ben preciso prima di affrontare gli ultimi esami così da essere dei professionisti operativi appena completato il ciclo di studi come giuristi di: impresa, o di lavoro o appunto di terzo settore. Ecco, questo ultimo profilo, il terzo settore, è quello da me scelto e che mi permette ad oggi di essere un consulente per molte organizzazioni NoProfit in Italia sia a livello di progettazione sociale che sviluppo legale che richiedano una collaborazione con me per essere fondate o per continuare ad essere aiutate a gestire ed amministrare le loro attività sociali.
Questo intrecciarsi e susseguirsi di percorsi giuridici universitari, cari michelangiolini, è bellissimo, ma non è niente rispetto a quello che è il mio progetto personale di cui veramente il Miche è stata la culla dal nome alle sue finalità: 4 anni fa ho creato ed ideato Koine-InFormazione. Si tratta di una lingua comune tra neo laureati di tutte le diverse scuole universitarie che con la loro voce in podcast, e senza utilizzare alcuna immagine, forniscono una InFormazione su un argomento che è lo stesso per ognuno di loro. Proviamo così a presentare a chi sta scegliendo un nuovo percorso di studi quali siano le diverse conoscenze e differenti attitudini riguardo a tematiche quotidiane facendo parlare chi quel percorso di studi da poco lo ha completato. Una lingua comune, un’informazione comune, parlata da studenti in uscita dall’università per studenti in uscita dal liceo.
Di Koine-InFormazione fanno parte persone e proposte da ogni area accademica: dal sito programmato da Giovanni, laureato in Ingegneria Informatica, ai podcast di tossicologia e Scienze Infermieristiche di Stefano, dalla voce di Carlotta della scuola di Psicologia a quella di Allegra di Scienze Politiche, portando con soddisfazione tutto questo anche direttamente nelle classi che ci chiamano nelle scuole prima ancora che ascoltarci sul nostro sito [https://k-if.com ].
Il Miche mi ha insegnato quanta voglia di conoscere si debba avere di ciò che non sappiamo, la ricchezza nel circondarsi di ciò che è diverso, nell’accettare e dire Sì a tutto ciò che di valore ci venga proposto. Oggi cari michelangiolini ho tante conoscenze giuridiche per le mie consulenze, insegno tennis all’ora di cena, e giro le scuole italiane con Koine-InFormazione, ma la scelta per il mio futuro più giusta è quella di pensare prima di tutto alla scuola da cui sono partito, sempre.
Buon viaggio a voi ragazzi, sempre con una direzione e meno volte che potete con una destinazione!